martedì 21 agosto 2012

Matrimonio 2.0

Quindi, dopo innumerevoli ritardi e trasporti di documenti "canonici", siamo quasi giunti al giorno del MATRIMONIO 2.0. Sempre a Livorno ma questa volta in chiesa e con un'organizzazione ancora più orientata verso il "minimalismo".

Seguite i 35 giorni di decisioni critiche, problemi organizzativi, scelte dolorose e insostenibile stress che ci porteranno alle nozze e poi imbarcatevi con noi per la gita di nozze (chiamarlo viaggio ci pareva un po' eccessivo).


martedì 19 luglio 2011

Non serve un Grande Pennello, ma...

Ancora procedure di sgombero ed evacuazione in corso. Giornate segnate da sveglie improponibili, fatiche immense e ritorno nella solita vecchia casa provvisoria, stremati dalle imprese e dal caldo. Cambiare casa è difficile ma, ancor prima, il difficile è mettere in pratica le fantastiche idee che ci sono venute giocando con planimetria e siti intenet.
Per ora continuiamo il nostro racconto con storie di una giovane coppia che si innamora di un paio di colori esposti in una megaferramenta e decide di pennellarci tutta la casa.
L'impresa ci affascina, i colori ci entusiasmano subito e ci armiamo del kit del perfetto imbianchino, ancora ignari di cosa ci sarebbe successo di li a poco..

In primis, questo è il colore di una delle pareti della stanza da letto e, come facile immaginare, anche del soffitto:


Inoltre, questa è la Vostra Beniamina all'opera, con tanto di scala a causa della sua minima lunghezza:


Ed ecco anche il Mio Beniamino (si si, un pochino anche vostro...) all'opera:


Il risultato delle prime due mani si possono riassumere con l'eloquente espressione "un troiaio", che definisce in maniera puntuale il concetto di "disastro assoluto su tutta la linea". Ci interroghiamo sulla diluizione, sull'asciugatura, sulle tecniche di rullo e pennello. Alla quarta mano di viola ci ricordiamo uno dei tormentoni della nostra gioventù:


Ci muniamo di pennelli cinghiale e proseguiamo nell'impresa, che a oggi conta come finite ben tre pareti e due soffitti: praticamente abbiamo appena iniziato.
Siamo stanchi, assonnati, accaldati, incastrati tra esami, ufficio e ospedale, ma stiamo preparando il posto che parla di Noi: c'è poco da meravigliarsi se è ancora barattoli sparsi, scatoloni di libri, giornate in cui decidiamo di non fare nulla e cataste di legname svedese. Si, perchè nel frattempo abbiamo anche svaligiato ben due negozi ikea in meno di 48 ore.. ma ve la racconto più tardi, anche domani sarà una lunga, lunghissima giornata.

PS: purtroppo il tempo stringe, venerdì questa piccola casa provvisoria non avrà più la connessione internet. Ah, dimenticavo.. accettiamo consigli, suggerimenti ed esperienze personali in materia di tinteggio. E anche di idraulica ed elettrotecnica, ora che ci penso.

mercoledì 6 luglio 2011

Breaking news

Un brevissimo aggiornamento da "CASA VECCHIA"... non a caso diciamo casa vecchia, infatti da ieri siamo stati forniti di chiavi non appena firmato il contratto d'affitto.
Ma è da questa mattina che sono cambiate le cose, ecco i punti salienti:
  • Ore 08.45: buongiorno sono il tecnico di Telecom Italia, come si arriva al vostro indirizzo? Io arrivo da perugia... 30 minuti dopo è comparso i led del modem segnalavano l'allaccio alla rete.
  • Ore 10.00: mentre mi trovo in piedi sulla scala a stuccare la camera da letto, ancora tutta da pulire e tingere, arriva la telefonata che conferma l'arrivo del letto. Causa lavori abbiamo dovuto spostare l'arrivo a lunedì.
  • Ore 11.30: ci rimane la maniglia della porta blindata in mano... poco male abbiamo una immensa borsa degli attrezzi e tutto viene subito risolto.
  • Ore 11.45: usciamo per portare sacchi pesantissimi al cassonetto e al ritorno... la chiave non apre più la porta. (flash... ho stretto troppo qualcosa nel rimontare la maniglia). Sfruttando abilmente la situazione (sposi novelli - porta blindata chiusa) abbiamo intenerito l'anziana vicina e il nipote e ottenuto la possibilità di passare dai terrazzi confinanti per rientrare in casa... missione compiuta.

Domani replichiamo sperando di non dover nuovamente fare gli acrobati senza rete a 2 piani da terra... per adesso le notizie finiscono qui ma presto saprete le ultimissime sugli sconcertanti colori che abbiamo scelto.

L'arrivo dell'ADSL... adesso possiamo viverci.

domenica 3 luglio 2011

Oggi sono intollerante quindi... IKEA

Si, oggi mi sono svegliato intollerante e non che sia la mia natura (in effetti solitamente tollero tutto per quasi un secondo). Il nostro percorso ad ostacoli per affittare e arredare una casa procede e già avete visto i primi risultati con il letto e la valutazione dell'illuminazione, adesso dobbiamo passare di livello... il resto della casa.

La situazione economica di una coppia "normale" del 2011 non consente certamente spese esorbitanti, la posizione contrattuale naturalmente non consente finanziamenti, il nostro totale allineamento ad un mondo sempre più veloce ci limita molto nelle scelte e le nostre irrinunciabili passioni ci vincolano irrimediabilmente. CHE FARE? QUI CI VUOLE UN AIUTO VELOCE...

L'ormai famoso marchio dell'IKEA

Non ci voleva la scienza per capire quale potesse essere la soluzione alla nostra necessità (sarà anche perché chi mi conosce sa che vado matto per le soluzioni IKEA a prescindere), è comunque divertente capirne tutte le motivazioni, siano esse economiche che dovute allo stile di vita.
L'economicità non è in dubbio e, scusandomi in anticipo con chi (purtroppo per lui) è ancora ancorato a concetti qualitativi ormai desueti, neanche la qualità. I prodotti IKEA non saranno fatti dai designer di un noto mobilificio (che per altro prenderemo in giro dopo) ma sono resistenti, comodi, hanno un buon odore, te li progetti come ti pare senza il magico sovrapprezzo dovuto al "... beh sa, l'abbiamo fatto su misura...". L'IKEA è un mondo su misura, togli, aggiungi, cambi colori sui simulatori di ambiente online e poi ti lanci nella caccia al tesoro per trovare i pezzi sparsi in un magazzino immenso.
L'IKEA concede finanziamenti ai contratti a progetto e senza una firma di garanzia. Accidenti.. ma qui uno rischia di poter arredare casa anche se è solo al mondo... che scandalo per un paese come l'Italia dove tutto è rimasto fermo a 30 anni fa (soprattutto i cervelli, purtroppo).

Certamente, come avrete capito, il finanziamento non può superare la durata del contratto... ma se la cucina nell'immagine sotto costa circa 1500 € (completa di elettrodomestici) la cosa non è certo un problema.


Risolto il problema economico, quello estetico (a Noi lo stile IKEA piace troppo...) e quello del montaggio (adoriamo montare le cose e inoltre ci siamo dotati delle necessarie tecnologie) adesso non resta che fare un bel confronto con il mobile per sempre.


Per prima cosa in questo mondo niente dura per sempre, figuriamoci un mobile. In secondo luogo, a Noi di vedere per tutta la nostra vita il solito mobile (che per comprarlo hai fatto un mutuo decennale) non ci attrae per nulla. Noi vogliamo essere liberi di evolvere, cambiare, ripensare a ciò che abbiamo e adattarlo anche al nostro invecchiamento... non ci odiate ma i catafalchi li lasciamo a qualcun altro...

Pur bastando non è tutto, alla nostra scelta ha contribuito pure la pagina web della nota casa "per sempre"... un tripudio di cosse orribili: bamby, cigno con prole, musica fastidiosissima, pesantezza assurda del formato flash, svolazzamento costante di farfalle e frasi da "... prenderli a schiaffi...". Godetevi il capolavoro:


Eccoci arrivati alla fine, la nostra nel bene e nel male sarà una casa IKEA (concetto criticato nello splendido film "Fight club") e conterrà una camera da letto, una piccola biblioteca al posto del salotto e una stanza dei giochi e dell'informatica per il nostro divertimento... seguirà la cucina e l'adattamento IKEA dei due bagni... quindi a presto per tutte le esilaranti fasi del montaggio.

NOTA A MARGINE DELLA MOGLIE: quelli del mobile per sempre ci offrono, come si nota dalla foto quassù, comodi cassetti per i nostri sogni. Sapete che vi dico, falegnami dei miei stivali? Noi ci compriamo un armadio lungo tre metri per riempirlo di sogni, e quando avremo finito lo spazio (a breve) abbiamo tutto il resto della casa, con tanto di soffitta e garage.

NOTA A MARGINE DEL MARITO: se non sbaglio la frase "voi avete i sogni, noi abbiamo i cassetti" ricorda un verso di una canzone di Bobo (si si, quello dell'Ottavo Padiglione) che faceva cosi "... c'ho un bastone e tu c'hai un buco da tappare ..." (l'allusione mi pare molto chiara). [Bobo Rondelli - I bisogni della vita]

Suor germana con gli occhi a mandorla

Se qualcuno mi avesse detto che un giorno avrei cucinato una ricetta di Suor Germana sarebbe scoppiata una rissa in stile "spaghetti western".
Ma le cose cambiano e soprattutto... ma chi cavolo la conosce la cuoca giapponese famosa sulle tv del Sol Levante...

Così comincia la storia delle prime ricette giapponesi di questo Matrimonio, ma prima cerchiamo di capire meglio le cose. Come già avrebbe dovuto essere chiaro la nostra non è una coppia comune, in casa la gonna la porto io. Ovvero: in cucina non accade niente se non passa prima dalle mie mani.
Sono appassionato di cucina, mi piace cucinare ogni cosa e in realtà mi piace ancora di più mangiare, ma per adesso lasciamo perdere che all'appuntamento con il dietologo mancano ancora 4 giorni.

Tutto è cominciato con il nostro matrimonio e con la scelta di una lista di nozze in libreria, la logica conseguenza di questa decisione è stata la presenza in casa di un testo di cucina giapponese scritto da una sorta di Suor Germana con gli occhi a mandorla.
Se a questo aggiungete la nostra incontenibile passione per la terra dei Samurai... ecco che la ricetta giapponese diventa un passaggio obbligato di questa Nostra unione.

La sera scorre tranquilla tra la una Moglie che non mi fa capire più niente e la pagina di un libro di cucina.

Moglie che non fa capire più niente

La scelta è caduta sui Fagiolini con carne di maiale tritata, piatto che stimola la nostra curiosità e soprattutto si sposa molto bene con il contenuto del nostro frigorifero.

Ingredienti:
Fagiolini
Porri
Zenzero fresco
Aglio
Olio di girasole
Macinato di maiale
Salsa di soia
Peperoncino


Per la preparazione sono state necessarie due pentole (si tenga presente la cosa se non si ha troppa voglia di lavare le stoviglie a mano) un tagliere (made IKEA) e un coltello da verdure color fucsia.
Dopo aver messo a cuocere i fagiolini in acqua leggermente salata, si prepara un fine trito di porro, aglio e zenzero per poi metterlo nella seconda pentola con l'olio di girasole. Il profumo si deve spandere nella cucina ma non dovete far imbiondire troppo gli ingredienti.
A questo punto compare il macinato che deve cuocere assorbendo gli aromi presenti nel trito.


Quando i fagiolini sono cotti (e questo dipende da voi e dalla consistenza che volete lasciare a questo legume) li raffreddate con acqua e li dividete in due con un taglio molto obliquo.
Siete quasi pronti... si mettono insieme i fagiolini e il macinato, si aggiunge salsa di soia e peperoncino (a piacere) e si cuoce a fiamma viva fino a che i legumi non sono caldi.

Cambio di padella per ottimizzazione dimensioni

Ecco il vostro veloce piatto giapponese che è pronto a deliziare il palato... nel nostro caso ci è piaciuto moltissimo ma del resto lo sappiamo bene, Noi siamo in totale simbiosi e quindi adoriamo le stesse cose. Del resto ci siamo sposati.

Per quanto riguarda la cucina, continuerò a cercare nuove ricette sui libri o a inventarmele di sana pianta e fino a quando le vedrete pubblicate significherà che non erano velenose... ora però vado a dedicarmi un po' tanto alla Moglie.

sabato 2 luglio 2011

Paura e delirio a Bastia Umbra

Negozio di bricolage, ferramenta e arredamento da visitare assolutamente in caso di casa, come cita la reclame. Ci capitiamo spesso negli ultimi tempi, tra scatoloni, cassetta degli attrezzi da completare (una Famiglia che si rispetti può trasgredire in tutto, ma non può mancare di un'adeguata cassetta degli attrezzi) e, oggi, per dotarci di un immancabile stucco per sanare la casa che stiamo lasciando.
Ma.. fino ad ora non ci eravamo mai addentrati nel reparto illuminazione, che ci ha regalato delle esilaranti sorprese che non possiamo non condividere per il bene dell'umanità. Insomma, non aprite quella porta.. o meglio.. state alla larga dalle lampadine del negozio in questione se volete evitare l'incontro con questi esemplari:

  • mod.1: Nostalgia Impagliata.
    Per tutti coloro che hanno sempre desiderato sentire lo sguardo vitreo di un animale impagliato dall'alto della loro parete del salotto, ma che non sono mai andati a caccia. Per i cacciatori incalliti che non hanno mai trovato l'esemplare giusto. Per gli animalisti che si vogliono fare beffa di questi ultimi, visto che l'animaletto in questione è di plastica. Un must del kitsch, in parole povere.
  • Mod.2: Macule di Nostalgia.
    Per tutti quelli che.. il leopardato non muore mai. Valido anche per il muccato e lo zembrato, a maggior ragione se pelosi, come in questo caso. Ci auguriamo che il paralume sia interscambiabile in modo da abbinare lo stesso alla lingerie del momento. Sarà anche intramontabile, e acquista tutto il suo fascino sicuramente dopo il tramonto. (PS ricordate però che de gustibus etcetc, questa è la mia misera opinione)
  • Mod.3: Brezza di Nostalgia.
    Per tutti i nostalgici delle atmosfere afose e polverose, in versione con telecomando. Sinceramente noi non credevamo che fossero ancora nè in produzione, tantomeno in vendita.
Morale della storia: l'illuminazione della Nostra Casa sarà rigorosamente Svedese.

venerdì 1 luglio 2011

L'Elefante a noi ci fa un baffo

In particolare, l'elefante in questione è giallo e pubblicizza materassi.
Avrete capito, visto che siete dei lettori molto molto attenti (e lo vediamo dal numero delle visite su questo sito) che questa nuova avventura riguarda quello che sarà il nostro giaciglio nella nuova casa: il binomio inscindibile rete & materasso.
Una casa a quanto pare l'avremo (dopo inenarrabili peripezie di cui avete avuto un assaggio qualche post fa), e verrà in nostro possesso fornita solo di cucina.
Scatta quindi la missione arredamento, che abbiamo iniziato dalla cosiddetta zona notte (come se si usasse solo di notte... bha..) per una serie di validissimi motivi:
  • in primis pare che il riposo notturno abbia un'infinità di benefici, e visto che non facciamo un grande uso di cose che fanno bene, ne approfittiamo volentieri;
  • Lui soffre costantemente di mal di schiena, per cui pensiamo che una rete fatta a modino riesca a lenire le sofferenze, sopratutto quelle post-trasloco;
  • abbiamo scoperto che il binomio di cui sopra è una delle cose più costose in assoluto di tutto il panorama, anche svedese, dell'arredo d'interni. Un calcolo sbagliato e avremmo perso definitivamente il budget, non potendoci più permettere che Morfeo ci cullasse con doghe ergonomiche e molle avvolgenti.
Iniziamo l'indagine di mercato ovviamente su internet. Incuriositi dalla segnalazione della Suocera di Lui (mia madre, ndr), ci imbattiamo in quest'offerta assolutamente imperdibile:


Ma è bastata una telefonata al numero sovra impressione per capire che l'offerta doveva essere assolutamente persa: le dimensioni del materasso sono 160x190.

Esatto, 160x190.. delle normalissime misure standard. Intollerabile.

Non ancora vi abbiamo detto, infatti, che noi il letto lo vogliamo grande: 170x200, 30cm in più dei risicatissimi letti Ikea. Si sa, lassù al freddo e con le renne, sono tutti secchi, lunghi e pure diafani. Noi siamo un pò più larghi e sicuramente meno lunghi, e abbiamo deciso che nel lettuccio vogliamo ogni tipo di comfort: non solo abbiamo cercato la composizione più larga, ma dopo una serie di ricerche online e incontri ravvicinati con atelier folignati del dolce dormire, abbiamo di deciso di cercare a tutti i costi una meravigliosa rete con sollevamento delle estremità.

Negozio Lela Materassi, Spello. In un angolo c'è la risposta a tutti i nostri desideri:


Inoltre la simpatica proprietaria soddisfa tutte le nostre stranissime richieste, tranquillizzandoci che no, le sue reti non si sono mai rotte e se dovessero farlo c'è pure la garanzia, rafforzando il concetto con un eloquentissimo "non mi sembrate molto pesanti, ma poi non so voi che ci fate..". (Ancor più eloquente è stato il nostro irrefrenabile sguardo.)
Ecco, il Nostro Letto sarà come quello in foto, con l'unica differenza che la rete è unica.. non abbiamo voluto rischiare la fastidiosissima voragine tra i due materassi che avrebbero composto questa soluzione.


Come si evince dalla testimonianza fotografica*, abbiamo passato un'oretta abbondante testando la rigidità del poliuretano, i guduriosissimi meccanismi di sollevamento, tra l'altro comandati da un comodissimo telecomando, verificando la stabilità della rete, la sua resistenza e la sua rumorosità (...). Finiti i severissimi test optiamo per la struttura in ferro piuttosto che in legno e passiamo il bancomat per l'acconto.
Aspettiamo quindi che la Simpatica Signora Lela ci fabbrichi il talamo che, tra l'altro, sarà la prima cosa a entrare a casa dopo di Noi.
Io nel frattempo ci immagino più o meno così:



E comunque, quello dei materassi è davvero un business molto, molto redditizio e, sopratutto, mettevi l'anima in pace: le care e vecchie molle ormai stanno cedendo il passo agli stessi materiali dell'imbottitura dello Shuttle. Ne siamo sicuri.


*Moto di orgoglio di una giovine sposa: si noti nell'immagine anche l'anulare sinistro...

domenica 26 giugno 2011

Foligno? o dov'è?

... Tavolo 2, quant'è? ... tutto 30. Vi dò anche questa grappina alla fragola.
Il bancomat ce l'avete? si, eccolo vi.
Senti un po'. Ma quelle melanzane bone a 2000 si possono comprà? ...Boia deh, si possono comprà si, si fanno noi e costano 2 euro e mezzo l'etto.
Allora prima di partì si viene a compralle. Deh venite. E... dove andate?
A Foligno. ... Foligno? o dov'è?...

In realtà dopo questa prima scenetta ci starebbe bene l'attacco di una bella canzone tipo...

Procediamo ordinatamente evitando la nostra solita schizofrenia che porta a frequenti e incomprensibili salti temporali e spaziali. Come vi avevamo accennato la nostra giornata ci ha visto impegnati in una sequenza interessante: libreria, osteria, spiaggiata.

In libreria dovevamo effettuare il semplice cambio di un testo che per errore era stato segnato doppio nella lista di nozze. Come notate dall'immagine ci siamo lasciati prendere un po' la mano... (per cronaca vi informo che proprio adesso stiamo mettendo in pratica la nostra prima ricetta di cucina giapponese).


La seconda parte del programma prevedeva una cenetta in una osteria livornese "La Barrocciaia" (inutile che vi scriva i recapiti, non accettano prenotazioni). Ascoltiamo cosa ha da dirci Alessandra su questo luogo (io sono livornese e quindi troppo di parte).

... La recensione lunga la lascio per Google Trip Advisor, in questo piccolo spazio autociterò me stesa all'uscita dal locale: "potremmo andare ovunque e cenare in posti bellissimi e buonissimi, ma questo sarà sempre il primo in classifica". In sintesi, si mangia succulentissimamente con la sensazione di esserci stati meno di 12 ore prima. A casa, insomma.


A questo punto siamo pronti per rivivere le notti dei miei 16-17-18-19... anni (beh si, ci abbiamo passato parecchio tempo a dormire sulla spiaggia) facendo ciò che a suo tempo chiamavamo "indianata", con qualche piccola differenza.
Le cose sono andate più o meno così.
Scendiamo alla cala del Leone intorno alle 20.30 incontrando nel tragitto due coppie di ragazzi tra i 17 e 18 anni (anche loro intenzionati a passare una notte alternativa armati di legna e provviste).
La spiaggetta di ciottoli è vuota, spiccano una coppia sul loro asciugamano e 4 bidoni per la spazzatura attentamente sistemati sul lato a terra (n.d.r.).

Telo impermeabile in terra, asciugamano e copertina per l'umido della notte, stiamo ancora cercando nelle borse quando ecco che Madre Natura ci picchietta sulla spalla e ci dice "belli... guardate che i vostri rifiuti ormai sono entrati nella catena alimentare"... Il discorso di Madre Natura è tutto espresso nel video.



Madre Natura ci insegna che dove si mangia non si è mai da soli, e anche che le mamme dei cinghiali sono sempre particolarmente protettive. L'istinto a proteggere la prole non è costato niente alla cinghialessa, è stato sufficiente un grugnito scocciato per far scappare la coppia dell'asciugamano, far arrampicare per quasi tutta la notte una ragazza su di una roccia (che al mattino commenterà con un eloquente "mai più e mai poi verrò qui a fare le spiaggiate"), e farci riposizionare il nostro telo dalla parte opposta della spiaggia.
I cinghialotti con madre hanno banchettato fino alle 5, tra l'altro turbando i miei sogni e costringendomi a lanciare pietre (in uno stato di totale incoscienza) quasi per marcare il territorio della nostra "indianata".
La cinghialo-mania non ci ha impedito però di passare delle bellissime ore (proteggendoci dalle fastidiose e affamatissime zanzare)...


Svegliarsi sulla spiaggia all'alba con addosso la propria moglie, se tralasciamo i dolori in ogni parte del corpo e gli ettolitri di umido che entrano fino alle ossa, è una cosa meravigliosa...


L'alba ci porta anche delle nuove compagnie. Gabbiani che ripuliscono gli avanzi della notte dei cinghiali e due operatori ecologici da sbarco... I ragazzi intervengono a sanare i danni fatti da uomini e cinghiali, ripuliscono la spiaggia e aspettano la nave appoggio per caricare i sacchi prima di dileguarsi risalendo il tortuoso sentiero... Questa volta il mare è troppo ingrossato e la barca appoggio non riesce a raggiungere l'obiettivo (sacchi nascosti in alto sulla scogliera e... ci si pensa domani con nostra notevole delusione).

Cena da cinghiale

Aspettando la barca dell'immondizia

Saluti e baci...

Prima di tornare alle mie occupazioni serali post cena giapponese, voglio sottolineare che l'altra sera alla cala del Leone, cosi come anni prima, noi abbiamo dormito all'aperto senza nulla da invidiare ai ragazzi giovani che per resistere a umido, zanzare e... cinghiali hanno avuto bisogno delle comode tende di Decathlon.

venerdì 24 giugno 2011

... Oggi in TV ...

Certo che no, cari lettori, non state ricordando male. Noi non abbiamo televisione. Il titolo di questo post è soltanto un modo di dire.

In seguito alle incredibili avventure che stiamo vivendo per ottenere 2 stanze in affitto, abbiamo deciso di regalarci un pomeriggio labronico di tutto riposo con il seguente programma:

1. Primo pomeriggio: MARE;
2. Più tardi: LIBRERIA;
3. Sera: OSTERIA...

Vi diciamo tutto questo per anticipare che nei prossimi post notturni presenteremo un foto documentario dal titolo: "i drammi dell'affitto non si vedono in foto, le melanzane buone si...".

Ma si dai, prendiamo una casa in affitto.

Adesso che siamo sposati pensiamo ad una casa, rigorosamente in affitto data la propensione delle nuove generazioni alla flessibilità.
In realtà in affitto ci siamo già tutti e due ma la mia casa piccola e la sua di studenti non si prestano molto bene per una coppia "sposata". Il mio padrone di casa ci vuole pure bene e ci ha offerto un appartamento nuovo, mai abitato, al prezzo di quello dove sto adesso, fantastico... ma è a 34 chilometri da dove entrambi lavoriamo.

Poco male cerchiamo una casa sugli annunci online. Velocità record, 1 giorno di ricerche e casa trovata.
Entrare nell'agenzia (tec e qualcosa) è come entrare nella grotta di alì babà, tutti vogliono infilarti le mani in tasca per togliere dei soldi, ma a questo eravamo preparati.
Non eravamo invece abbastanza allenati per superare il percorso ad ostacoli che si para davanti a chi vuole andare a vivere da solo, ma vediamo nel dettaglio le prove sportive da superare.
  • Corsa del lavoro: si consiglia di affrontare la fatica rimanendo sempre all'interno della soglia del lavoro aerobico a tempo indeterminato
  • Tiro all'assicurazione: attività di grande difficoltà che vede il concorrente obbligato a trovare una fideiussione assicurativa in un tempo molto limitato. La difficoltà di tale prova è che tali fideiussioni sembrano essersi estinte in gran parte del globo, ne rimane qualche esemplare in Umbria.
  • Vasche in banca: si accede a tale prova dopo non essere riusciti a trovare un esemplare di fideiussione assicurativa. Questa prova dura 10 giorni e necessita di notevole solvibilità (non certo posseduta da gran parte delle nuove generazioni) oltre al contratto firmato (ma per firmarlo ci vuole la fideiussione.... bah).
  • Caccia alla squadra: per tutte le attività precedenti, se carenti in "tempi indeterminati", dovrete prontamente selezionare una equipe in grado di offrire una pletora di soluzioni comprendenti partite IVA, CUD, redditi, contratti di lavoro, liquidità...
Noi siamo sempre sospettosi verso la Natura (matrigna leopardiana), forse tutto questo non fa parte di un disegno finanziario degli uomini ma è una sorta di evoluzione della selezione naturale. Un tempo se non avevi il becco per spaccare i semi non potevi vivere alle Galapagos e Darwin non ti si filava, oggi se non hai una omeostasi finanziaria non ti riproduci...